Ascolto del minore e sua natura
Con la pronuncia della Corte di Cassazione, sezione III, del 11.12.2023 n. 34.560 sono stati enunciati alcuni importanti chiarimenti sulla audizione del minore.
E' stato previsto all'art. 473-bis.4 c.p.c., in deroga dell'abrogato art 336 -bis cpc, che il minore possa essere liberato dalla incombenza del suo ascolto qualora vi sia una condizione di impossibilità fisica o psichica, ovvero quando sia stata palesata da parte sua la volontà di non essere ascoltato.
Tale previsione conferma che non si versa in presenza di un mero elemento istruttorio, bensì che si è in presenza di  un diritto fondamentale  strumentale a tutelare l'interesse della persona del minore a che le decisioni importanti per la sua vita e la sua crescita siano prese tenendo conto in via principale della sua volontà e dei suoi sentimenti.
#ascoltodelminore
#avvocatodellafamigliaeminori
#curatoredelminore
#avvcollaborativo
#avvsarabertocchi

 

Diritto al mantenimento del figlio maggiorenne.
Torniamo ancora sul dibattuto tema del mantenimento di figlio maggiorenne e sulle ultime applicazioni giurisprudenziali. 
La recente  giurisprudenza con sentenza del 20.09.2023 n. 26.875  ha enunciato i principi di base che fondano tale diritto ed ha delineato un importante distinguo sulla base dell'età del soggetto richiedente la misura di di mantenimento.
In particolare la sentenza di cui sopra ha stabilito che nel caso in cui il soggetto richiedente il mantenimento sia da poco maggiorenne venga  presunta la sua incapacità a produrre autonomamente un reddito e, in considerazione di tale situazione, ne derivi l'automatico diritto di percepire l'assegno stesso. 
Diversa invece è la situazione del figlio che abbia un'età più matura e che sia  maggiorenne da parecchio tempo.

La richiesta di percepire ancora il mantenimento a carico dei genitori presuppone l'assolvimento di un onere probatorio più gravoso che, ai sensi della sentenza sopra  richiamata, prevede infatti che "se il figlio è neomaggiorenne e prosegua nell'ordinario percorso di studi superiori o universitari o di specializzazione, già questa circostanza è idonea a fondare il suo diritto al mantenimento; viceversa, per il "figlio adulto", in ragione del principio dell'autoresponsabilità, sarà particolarmente rigorosa la prova a suo carico delle circostanze, oggettive ed esterne, che rendano giustificato il mancato conseguimento di una autonoma collocazione lavorativa".
La giurisprudenza richiamata riconferma pertanto l'orientamento consolidato che di fatto afferma l'autoresponsabilità del figlio maggiorenne ed il suo onere, di dimostrare in causa che sia stato da lui intrapreso un adeguato percorso di studi ed una conseguente ricerca lavorativa finalizzata ad acquisire l'autosufficienza economica.
Tu cosa ne pensi?
#mantenimentofigliomaggiorenne
#oneredellaprova
#autoresponsabilità
#meritevolezza
#avvocatodellafamiglia
#avvocatoSaraBertocchi